Ma non c’è più nessuno che vuole difendere la vita?

In questi giorni si fa molto acceso ancora, per l’ennesima volta, il dibattito sulla legge che riguarda la regolamentazione della fecondazione in vitro. Autori di questo interesse così acceso sono coloro che hanno cercato in tutti i modi di accaparrarsi firme per indire il referendum per la sua abrogazione. E hanno usato tutti i mezzi, compresi quelli della TV cosiddetta di stato, quella per cui siamo costretti a pagare il canone per poi sentire sempre più un’unica campana, un’unica corrente di pensiero (e non si dica che in Italia non c’è libertà di parola…!). L’ultima trasmissione a cui ci è toccato di assistere venerdì scorso su Rai Tre è stata l’ennesima dimostrazione che non interessa a nessuno che la gente “capisca” veramente quali siano i termini della vicenda. L’importante è che le cose dette (travisando come sempre succede la realtà dei fatti, perché viene affrontata solo parzialmente e nel modo con cui qualcuno ha deciso debba essere affrontata) portino ad una unica conclusione, vengano dette in modo tale che le persone non possano se non pensare che per forza le cose devono andare così… Insomma: chi è colui che dichiara che è un bene di per se stesso il dolore, che è un bene avere un figlio malato e che soffre? Nessuno, se minimamente ha un cuore può desiderare il male per l’altro, in particolare se è un figlio. Per cui ben venga la scienza che permette di far nascere solo figli sani e di curare malattie che altrimenti causerebbero solo vite infelici…
Lo dice anche la pubblicità che bisogna essere ottimisti: c’era un tizio che aveva un sogno, quello di avere figli, e si fermava sempre davanti al negozio delle carrozzine sognando; adesso, grazie alla scienza., ha due gemelli; come non si fa ad esser ottimisti? (invito tutti ad ascoltare attentamente le pubblicità che ci tocca sorbire quotidianamente: anche queste sono “usate” per imporre una mentalità comune di un certo tipo).
Ma nel mio cuore in questi giorni sta crescendo una domanda a cui mi piacerebbe qualcuno rispondesse: a chi interessa veramente proteggere la vita, difenderla in ogni momento del suo “esistere”?
Sembra che solo alla Chiesa interessi l’uomo, interessi che vengano rispettati i diritti di “ogni” uomo, sia quello forte, sia quello debole, sia quello sano, sia quello malato, sia quello grasso, sia quello magro… Chi altro ha a cuore di capire veramente CHI è l’uomo, cosa vuol dire vivere, essere felici, soffrire, morire? Però tutti ci riempiamo la bocca di diritti delle coppie ad avere figli, ad avere figli sani, o di non volerli più se portano errori di fabbricazione; tutti siamo d’accordo sulla pace, ma chi veramente la costruisce a partire dalle proprie scelte quotidiane?…
Un uomo non può essere creato per essere usato, possiede un valore di per se stesso, solo perché è un esser vivente … e come tale va difeso e rispettato…
Mi appello ad ogni uomo di buona volontà perché mi indichi chi nel mondo sta difendendo la vita, quella vera e non solo la sua immagine a proprio comodo e somiglianza…

Anna Maria Brambilla
CulturaCattolica.it