UN POPOLO LIBERO, NON UNA MASSA

Ma come? Ricordate i bei tempi quando la manifestazione del sabato pomeriggio, era ormai entrata nelle abitudini dei contestatori di vario colore? Tutti manifestavano, e per qualsiasi cosa: dalla opposizione alla riforma scolastica, alla difesa degli animali in pericolo. Per il “Family Day” no: questo non si può fare. E’ riprovevole, politicamente scorretto, omofobo, devastante… il concentrato di tutti i pericoli e le sciagure di questa nostra Italia.
“È in atto una grande congiura ideologica che sfrutta l’intero sistema dei media per scardinare l’idea di Gesù, per portare la società verso la scristianizzazione. È questa la denuncia di monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro ai microfoni della Radio Vaticana. Negri è intervenuto per commentare il messaggio del Pontefice in merito all’urgente bisogno di Cristo che hanno gli uomini e le donne del nostro tempo. Secondo il vescovo siamo di fronte a «un’operazione compiuta a freddo, attraverso l’uso di mezzi economici e tecnologici immensi».
Tra i vari volti di questo attacco non vanno trascurate le numerose scritte oltraggiose, blasfeme o criminali contro il Papa e contro Mons. Bagnasco: semplice rozza traduzione in atti di violenza di una martellante campagna mediatica che non si vergogna di stumentalizzare qualsiasi episodio doloroso, perfino la tragica morte di uno studente perseguitato dai compagni nella sua scuola.
Del resto non è una novità. Lo diceva già il grande poeta inglese T.S. Eliot:
“Perché gli uomini dovrebbero amare la Chiesa? Perché dovrebbero amare le sue leggi? / Essa ricorda loro la Vita e la Morte, e tutto ciò che vorrebbero scordare./ È gentile dove sarebbero duri, e dura dove essi vorrebbero essere teneri./ Ricorda loro il Male e il Peccato, e altri fatti spiacevoli./ Essi cercano sempre d’evadere/ dal buio esterno e interiore/ sognando sistemi talmente perfetti/ che più nessuno avrebbe bisogno d’essere buono” (Cori da “La Rocca”).
E’ come se molti dicessero, rifacendo a modo loro il Preconio pasquale: “Nessun vantaggio per noi essere nati. Quindi lasciateci in pace, nessuno interferisca coi nostri desideri”.
Nel Libro della Sapienza vi è una drammatica anticipazione della situazione odierna:
Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l’educazione da noi ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.” (Sap 2, 5-15).
Ma il “Family Day” è ben altro che il mostrare i muscoli o il contrapporsi ideologico ad altre posizioni. E’ l’esprimersi senza timori di un popolo che vuole affermare ciò in cui crede. Lo dice ancora Mons. Negri: «Chi sta tramando per cancellare le tracce del Vangelo dal mondo di oggi, però, si potrebbe trovare di fronte un grande oppositore: il popolo cristiano che vive la sua identità con gioia, con letizia, con forza, determinato ad annunziare Cristo a tutti gli uomini».
E questo popolo trova al suo fianco presenze insperate, il popolo della ragione, che vede pensoso il grande disastro cui corre a precipizio il nostro tempo. Nella difesa dell’uomo si trovano vicini laici non laicisti e credenti non clericali, divenuti amici in una consuetudine di frequentazione e nello sguardo sempre più convergente sulla verità del mondo. “Cor ad cor loquitur”, diceva Newman nel suo motto cardinalizio. Non si persuadono che coloro che si amano, e non si amano che coloro che si conoscono. O, come diceva un altro famoso motto: “La gente che vive si incontra”.