Protagonisti di un grande evento

“Riceverete la forza dello Spirito Santo e mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra”.
Queste parole Di Gesù agli Apostoli ci hanno guidato nel nostro cammino in Australia.
Il 14 Luglio attrezzati con poncho, scalda collo, una pesante valigia e tranquillanti per l’aereo siamo partiti alla volta di Sydney. Giunti nella città australiana, dopo 22 ore di volo, il grande annuncio: “Sarete in famiglia”. Dopo l’iniziale preoccupazione del tipo: “Come si dice in inglese voglio un bicchier d’acqua???” ci siamo lanciati in questa esperienza a dir poco straordinaria. E’ stato il primo di tanti momenti in cui abbiamo sperimentato una vera accoglienza. Queste famiglie, così unite tra loro, erano legate da una grande fede che le portava ad essere così cordiali e disponibili. Nei giorni prima della GMG abbiamo partecipato alle catechesi nella parrocchia di Holy Spirit, tenute da alcuni vescovi italiani, con gli altri connazionali e alla Via Crucis del venerdì con il Santo Padre. Tutto questo in preparazione al grande momento: la Veglia e la messa domenicale.
Sabato 19 luglio: zaino in spalla destinazione ippodromo di Randwick… 9 km all’arrivo. Nonostante la lunghezza del cammino eravamo comunque catturati dal fascino di quello che ci circondava: gli altri giovani, i neocatecumenali (con i loro ritmi… coinvolgenti) e ovviamente i nostri amici che ci aiutavano a mantenere desto lo sguardo e l’attenzione verso la meta. Giunti all’ippodromo nonostante la lontananza dal palco e la lunga attesa del Pontefice, eravamo pronti a partecipare al grande evento: ore 19 radio sintonizzate sulle frequenze che trasmettevano la traduzione del messaggio del Papa. E’ stato emozionante l’arrivo del Santo Padre e il caloroso abbraccio dei 500 mila giovani lì riuniti. Terminata la veglia tutti ben coperti ci siamo infilati nel sacco a pelo tentando di riposare. Ore 7 sveglia o per lo meno fine della notte insonne. La cioccolata calda e le lodi mattutine ci hanno ridestato l’attenzione per vivere il grande momento della messa. Durante la celebrazione il Papa, rifacendosi anche al tema della GMG riguardante lo Spirito Santo ha cresimato alcuni ragazzi. Alla fine della celebrazione, il tanto atteso annuncio: ”Prossima GMG a Madrid nel 2011”. Dobbiamo fare una nota: organizzazione eccellente. Era tutto curato nei minimi dettagli. Finita l’avventura a Sydney, tolta la veste da pellegrini abbiamo incominciato a fare i turisti, avendo però ben presente il messaggio lasciatoci dal Papa. Questo sguardo ci ha infatti aiutato a vivere meglio anche il resto della vacanza, iniziando dalla scalata al monte Uluru, passando per Melbourne, Canberra e l’oceano di Brisbane. Lasciata la grande e affascinante Australia, terra dei kangaroos (neanche troppi) siamo partiti alla volta di Bangkok. Anche qui abbiamo potuto sperimentare quella gratuità che solo Cristo può trasmettere: l’accoglienza dei Padri Cappuccini è stata a dir poco splendida e come non ricordare il mitico Padre Giovanni, italiano da sette anni missionario in Thailandia.
L’esperienze da raccontare sarebbero ancora tante, ma in queste poche righe abbiamo voluto rendervi partecipi di quanto abbiamo vissuto. Ci portiamo sicuramente nel cuore la consegna lasciataci dal Santo Padre:essere testimoni di Cristo nella quotidianità.

DAVIDE e CRISTINA

“Rafforzata dallo Spirito e attingendo ad una ricca visione di fede, una nuova generazione di cristiani è chiamata a contribuire all’edificazione di un mondo in cui la vita sia accolta, rispettata e curata amorevolmente, non respinta o temuta come una minaccia e perciò distrutta. Una nuova era in cui l’amore non sia avido ed egoista, ma puro, fedele e sinceramente libero, aperto agli altri, rispettoso della loro dignità, un amore che promuova il loro bene e irradi gioia e bellezza. Una nuova era nella quale la speranza ci liberi dalla superficialità, dall’apatia e dall’egoismo che mortificano le nostre anime e avvelenano i rapporti umani. Cari giovani amici, il Signore vi sta chiedendo di essere profeti di questa nuova era, messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso il Padre e di costruire un futuro di speranza per tutta l’umanità.
Il mondo ha bisogno di questo rinnovamento! In molte nostre società, accanto alla prosperità materiale, si sta allargando il deserto spirituale: un vuoto interiore, una paura indefinibile, un nascosto senso di disperazione. Quanti dei nostri contemporanei si sono scavati cisterne screpolate e vuote (cfr Ger 2,13) in una disperata ricerca di significato, di quell’ultimo significato che solo l’amore può dare? Questo è il grande e liberante dono che il Vangelo porta con sé: esso rivela la nostra dignità di uomini e donne creati ad immagine e somiglianza di Dio. Rivela la sublime chiamata dell’umanità, che è quella di trovare la propria pienezza nell’amore. Esso dischiude la verità sull’uomo, la verità sulla vita”.

(Benedetto XVI, Omelia Ippodromo di Randwick, 20 luglio 2008)