LETTERA ALLE FAMIGLIE IN QUESTO TEMPO DI ALLERTA CORONAVIRUS

“PER CRESCERE NELLA FEDE”

“La situazione è occasione”. Così ci invitava a riflettere il nostro Arcivescovo nella lettera pastorale che ha consegnato alla diocesi all’inizio dell’anno pastorale. “La situazione è occasione”: cosa vuol dire?

Mai come in questo momento così particolare legato all’emergenza del Coronavirus potremmo capire la ricchezza di tale espressione. San Paolo quando scrisse queste parole si riferiva al suo momento di prigionia che da situazione negativa è diventata occasione preziosa per testimoniare la propria fede in Cristo Gesù.

La situazione che stiamo vivendo in questa quaresima è sicuramente una situazione di grande preoccupazione e di grande prova anche per la nostra fede. Non possiamo celebrare l’Eucarestia comunitariamente e non possiamo riunirci per compiere i vari percorsi di formazione.

C’è chi, pessimista e negativo di natura, vede questa situazione come qualcosa di esclusivamente negativo e si ribella, rispondendo così al male con altro male. Proviamo invece a interrogarci e a chiederci cosa ci può dire di bene anche questa situazione. Il Signore cosa ci sta suggerendo? In che modo possiamo trasformare questa situazione negativa in un occasione di crescita nella fede e di testimonianza? Non dimentichiamoci l’esempio dei martiri cristiani che nella persecuzione hanno dato prova della loro fede diventando fecondi e generando alla fede migliaia di persone.

Mi permetto allora di suggerire delle possibili piste di rilettura della situazione odierna per poterla vedere come occasione di crescita nella fede.

L’impossibilità a celebrare l’Eucarestia in modo comunitario e l’impossibilità di riunirci per vivere i vari momenti di formazione e di catechismo, potremmo coglierlo come l’invito del Signore a riscoprire e recuperare una dimensione più personale e familiare della fede.

Cosa voglio dire? Il Signore non è sparito, è presente e ci accompagna anche se non lo si celebra comunitariamente. Perché allora non riscoprire la bellezza dell’incontro personale con lui nella preghiera e nell’ascolto della sua Parola? Come?

La chiesa cercherà di offrire tante possibilità e tanti aiuti. Ricordo innanzitutto che le Chiese rimarranno sempre aperte per la preghiera personale e che in vari momenti della settimana (giovedì mattina dalle 8.00 alle 12.00 e la domenica dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00) verrà esposto il Santissimo Sacramento per l’adorazione personale. In Chiesa ci saranno inoltre a disposizione vari sussidi per la preghiera personale. Tra questi c’è anche un librettino preparato dalla diocesi intitolato “La Parola ogni giorno” con cui personalmente possiamo accostarsi alla lettura della Parola.

Ogni giorno sul gruppo WhatsApp “Amici della parrocchia”, chi vuole può farsi inserire rivolgendosi direttamente a me, io scrivo un breve pensiero di commento alla Parola del giorno.

Tutto questo però lo si può vivere ancora meglio riscoprendo la dimensione della Chiesa domestica. Ogni famiglia cristiana è una piccola comunità e quindi una Chiesa. Vi invito a riscoprire nelle vostre famiglie questa dimensione di Chiesa vivendo insieme un momento di preghiera ogni giorno. Si può predisporre un angolo della preghiera in cui porre una candela, la Bibbia o il Vangelo e un immagine del Signore o della Madonna e radunandosi insieme come famiglia a pregare con uno dei tanti sussisti e strumenti che ci vengono offerti. Penso che questo possa fare un gran bene e possa trasformarsi in una immensa benedizione per tutti.

E’ possibile inoltre, radunarsi in famiglia la domenica mattina alle 11.00 e seguire la celebrazione della Santa Messa pregando in comunione con la Chiesa universale e diocesana. (La messa celebrata dal nostro Vescovo verrà trasmessa su RAI 3, alla radio su Circuito Marconi e sul sito della Diocesi di Milano).

A livello familiare chiedo anche ai genitori dei bambini dell’iniziazione cristiana di collaborare per continuare il cammino di catechesi. Ricordo che dovrebbero essere proprio i genitori i primi catechisti dei propri figli in risposta alla promessa fatta davanti a Dio il giorno del Battesimo del figlio.

Tramite i catechisti faremo pervenire uno schema e il materiale per poter vivere insieme ai vostri figli il cammino proposto.

Infine permettetemi un’ultima indicazione molto più terrena e materiale ma necessaria. Ricordo a tutti i parrocchiani che la Parrocchia si sostiene quasi esclusivamente con le offerte dei propri fedeli. In questi mesi ci siamo imbarcati in grossi lavori per rendere le nostre strutture idonee e a norma per poter accogliere i nostri ragazzi e non solo. Il venir meno della celebrazione Eucaristica domenicale toglie anche la principale fonte di rendita della Parrocchia. Le spese però ci sono e i debiti per la ristrutturazione dell’oratorio rimangono da pagare. Anche per questo aspetto invito a sentirci tutti partecipi e corresponsabili. La parrocchia è “casa nostra” e anche il sostenerla economicamente è un modo per farcene carico. Ricordo quindi che è sempre possibile sostenere la parrocchia ponendo la propria offerta nelle cassette in Chiesa.

Invoco su tutti noi la benedizione del Signore perché anche questa Situazione particolare possa diventare l’Occasione per crescere nella fede.

Con affetto e vicinanza
il vostro parroco.
don Marco
in unione al Consiglio Pastorale Parrocchiale