Pakistan, spezzata la voce dei deboli

In Pakistan un commando di terroristi assassina il ministro Bhatti paladino delle minoranze e in lotta contro la legge sulla blasfemia
Chi tocca la legge antiblasfemia muore. Chi osa difendere i cristiani indifesi come Asia Bibi, la donna condannata a morte con l’accusa pretestuosa di aver offeso il profeta Maometto in un Paese sempre più esposto al rigurgito fondamentalista, finisce crivellato dai colpi. È accaduto il 4 gennaio a Islamabad, quando a cadere fu Salman Taseer, il governatore del Punjab. È accaduto ancora ieri e ancora a Islamabad. Sotto i colpi dei fondamentalisti è finito il ministro pachistano per gli Affari delle minoranze Shahbaz Bhatti, l’uomo che da tempo si batteva strenuamente per la libertà religiosa, il politico da poco riconfermato nel governo guidato dal premier Gilani ma lasciato da solo a combattere la sua battaglia per la libertà religiosa. E consapevole che la sua sorte era già segnata. In un’intervista dello scorso 14 febbraio a TV2000, aveva detto di aver ricevuto minacce di morte da parte degli integralisti per le sue parole sulla legge antiblasfemia. «Il mio impegno resta lo stesso per la causa della libertà religiosa, in difesa delle aspirazioni dei cristiani e delle altre minoranze, per combattere contro gli abusi della legge sulla blasfemia, per ottenere giustizia per Asia Bibi», aveva assicurato.
L’auto di Bhatti, 43 anni, unico ministro cristiano designato dal presidente Asif Ali Zardari, è stata raggiunta da almeno 20 proiettili. Inutili gli sforzi dei medici per salvargli la vita. Il capo della polizia della capitale, Wajid Durrani, ha fatto sapere che il commando era formato «da tre o quattro persone avvolte in scialli che a bordo di un veicolo bianco hanno intercettato l’auto di servizio del ministro». Il ministro era appena uscito dall’abitazione di sua madre. Viaggiava con l’auto di servizio. Non blindata. E senza scorta. La polizia ha però respinto le accuse di «buchi» nella sicurezza del ministro. Sul posto dell’omicidio sono stati rinvenuti volantini firmati dal Tehriki -Taliban Punjab, coalizione di movimenti collegati con i talebani afghani.