IL PELLEGRINAGGIO A CZESTOCHOWA

Alcuni giovani della nostra comunità hanno aderito alla proposta di partecipare al pellegrinaggio a piedi da Cracovia a Czestochowa, insieme a circa undicimila polacchi ed a un gruppo di mille giovani di C.L. soprattutto maturati o neolaureati.
Guidava il pellegrinaggio don Giuseppe Bolis dell’Università Cattolica del S. Cuore, che con grande chiarezza ci ha aiutato a capire il senso del camminare ed il valore del sacrificio e della fatica come condizione per crescere nell’amore a Cristo e nella purificazione del cuore.
Uno di noi a conclusione del pellegrinaggio diceva: “l’esperienza del pellegrinaggio è stata, per me, un forte segno di vocazione, con l’affidamento totale di me stesso alla madonna. Attraverso il cammino, la preghiera, il sacrificio la mia fede è stata positivamente scossa rafforzandosi in maniera solida. Adesso mi sento veramente pronto a dire con gioia: ecco Signore sono qui prendi me, fa di me quello che tu vuoi”.
In questo pellegrinaggio abbiamo scoperto l’importanza di ognuno di noi all’interno del gruppo; lo stare insieme durante questi giorni ci ha reso veramente amici perché in ogni momento della giornata abbiamo condiviso tutto.
“Il pellegrinaggio al santuario della Madonna Nera è stato per me l’occasione di affidarmi e consegnarmi a Maria, l’importanza del pellegrinaggio è stata anche determinata infatti dal momento particolare che ciascuno di noi sta vivendo oggi: un momento di passaggio e di crescita in cui siamo chiamati a fare un lavoro e a prendere delle decisioni circa il futuro della nostra vita”.
Il tema dominante di tutto il pellegrinaggio è stato infatti quello della vocazione, intesa prima di tutto come risposta della vita a Cristo come è stato per Maria col suo sì.
“Questo pellegrinaggi mi ha permesso di affidare la mia vita completamente alla Madonna, grazie soprattutto alla presenza di altre persone richiamate tutte allo stesso ideale.
Con il passare dei giorni (e dei chilometri!) la stanchezza si faceva sentire. La pioggia, diventata ormai alleata del nostro cammino, ci ha accompagnati a Jasna Gòra. Stanchi, bagnati e qualcuno anche dolorante, ma con tanta gioia nel cuore ci siamo inginocchiati contenti di aver raggiunto la nostra meta.
Alla vista della Madonna Nera non sono riuscita a trattenere le lacrime per lo stupore e per il dono di essere arrivata davanti a Lei”.
“Entrata nel Santuario arrivati all’icona della Vergine non riuscivo ad esprimere tutte le preghiere che portavo con me dall’inizio del pellegrinaggio, tutte le pretese che avevo in quel momento – Riuscii solo a piangere e dire: affido tutto a te. Nient’altro –
Nelle lacrime era racchiusa tutta la fatica di quei giorni e la gioia dell’arrivo, dell’essere riuscita a raggiungere la meta prefissata sorretta dall’amore di Maria. Tutto ciò non poteva non commuovermi.”
L’augurio che porgiamo a tutti i nostri amici della comunità giovanile è di poter vivere questo gesto e di fare questa esperienza unica, che nonostante sia molto faticosa ti riempie il cuore e ti rende lieto nell’affrontare la vita.

A cura della comunità giovanile