Archivi categoria: Pagina culturale e di giudizio

Tutte le persecuzioni dei cristiani nel mondo

L’India è lo specchio del mondo. Quello che accade qui vale anche altrove. Accade in Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Algeria. Sudan, ultimamente anche in Egitto. È un attacco pesante, che ha radici forti e non risparmia nessuno. Le comunità cristiane locali danno fastidio perché con la loro stessa esistenza diffondono una religione, una cultura e un sistema di vita fondati sul valore assoluto della persona umana, quindi sulla libertà, l’eguaglianza di tutti di fronte allo Stato, la donna con gli stessi diritti dell’uomo, la democrazia, la giustizia sociale. Continua la lettura di Tutte le persecuzioni dei cristiani nel mondo

I “principi non negoziabili” in politica

La dottrina sociale della Chiesa ha affermato da tempo alcuni valori cardine della vita sociale. Benedetto XVI, con la chiarezza di linguaggio che gli è propria, ha introdotto l’espressione “principi non negoziabili”, utilizzata per la prima volta nel discorso rivolto ai parlamentari del Partito Popolare Europeo ricevuti in udienza il 30 marzo 2006 a Roma: “(…) il vostro sostegno all’eredità cristiana può contribuire in maniera significativa a sconfiggere quella cultura tanto ampiamente diffusa in Europa che relega alla sfera privata e soggettiva la manifestazione delle proprie convinzioni religiose. Le politiche elaborate partendo da questa base non solo implicano il ripudio del ruolo pubblico del cristianesimo, ma, più in generale, escludono l’impegno con la tradizione religiosa dell’Europa che è tanto chiara nonostante le sue variazioni confessionali, minacciando in tal modo la democrazia stessa, la cui forza dipende dai valori che promuove (cfr Evangelium vitae, n. 70). Dal momento che questa tradizione, proprio in ciò che possiamo definire la sua unione polifonica, trasmette valori che sono fondamentali per il bene della società, l’Unione Europea può solo ricevere un arricchimento dall’impegno con essa. (…) quando le Chiese o le comunità ecclesiali intervengono nel dibattito pubblico, esprimendo riserve o richiamando certi principi, ciò non costituisce una forma di intolleranza o un’interferenza poiché tali interventi sono volti solamente a illuminare le coscienze, permettendo loro di agire liberamente e responsabilmente secondo le esigenze autentiche di giustizia, anche quando ciò potrebbe confliggere con situazioni di potere e interessi personali. Continua la lettura di I “principi non negoziabili” in politica

Morto il vescovo di Mosul

Ho intervistato monsignor Paulos Faraj Rahho, arcivescovo caldeo di Mosul, il 9 gennaio scorso a Batnaya, una cittadina cristiana della piana di Ninive dove quel giorno veniva inaugurata una strada asfaltata che avrebbe collegato al corpo centrale dell’abitato un quartiere periferico costruito per i profughi cristiani in arrivo da Mosul e da Baghdad, entrambi finanziati con fondi del governo autonomo del Kurdistan. Naturalmente nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata la sua ultima intervista a un giornalista straniero prima del rapimento del 29 febbraio, terminato con la sua morte. Ma che la sua sicurezza fosse costantemente in pericolo era nozione comune. Nei quasi cinque anni dopo la caduta del regime baathista il vescovo aveva ricevuto ben undici lettere di minacce di morte. Continua la lettura di Morto il vescovo di Mosul

Testimonianza dal Kenya

Caro don Massimo,
ti ringrazio per aver chiesto a don Valerio di non lasciarmi solo in questo momento di tensione e di violenza nel paese. È stato un segno di carità nei miei confronti e di responsabilità di fronte alla situazione. Dio ci chiama a stare vicini alla nostra gente, non a fuggire. Quando il lupo si aggira tra le pecore, il pastore deve difenderle. La nostra parrocchia ha reagito in modo esemplare a quello che succede nel paese rispondendo alla nostra proposta di pregare nell’adorazione eucaristica; anche i giovani, che hanno mostrato maturità, vi partecipano. Continua la lettura di Testimonianza dal Kenya

La lettera del Papa sull’emergenza educativa

Cari fratelli e sorelle, per rendere più concrete queste mie riflessioni, può essere utile individuare alcune esigenze comuni di un’autentica educazione. Essa ha bisogno anzitutto di quella vicinanza e di quella fiducia che nascono dall’amore: penso a quella prima e fondamentale esperienza dell’amore che i bambini fanno, o almeno dovrebbero fare, con i loro genitori. Ma ogni vero educatore sa che per educare deve donare qualcosa di se stesso e che soltanto così può aiutare i suoi allievi a superare gli egoismi e a diventare a loro volta capaci di autentico amore. Continua la lettura di La lettera del Papa sull’emergenza educativa

LA MORATORIA DELL’ABORTO PROPOSTA DA GIULIANO FERRARA

Il 15 gennaio, a Milano, Giuliano Ferrara ha spiegato, attraverso la lettura della sua lettera al segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, cos’è la moratoria proposta sulle pagine del suo giornale lo scorso 20 dicembre. È una battaglia culturale che parte dai 50 milioni di aborti che ogni anno vengono praticati in tutto il mondo, dai Paesi in cui il fenomeno è silenzioso e di massa – come la Cina e l’India – a quelli in cui i progressi dell’eugenetica sono stati utilizzati ai fini del miglioramento della razza. Una battaglia per chiedere che al testo dell’articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo venga aggiunto che la vita va tutelata “dal concepimento fino alla morte naturale”. Perché, ha sottolineato Ferrara, “il patrimonio unico e irripetibile” del DNA è già presente nell’embrione, fin dal primo stadio del suo sviluppo. E ha spiegato ciò che la moratoria non è: non è un ricorso alla persecuzione penale dell’individuo che sceglie di praticare l’aborto, né della madre né del medico. Continua la lettura di LA MORATORIA DELL’ABORTO PROPOSTA DA GIULIANO FERRARA

Se la fiaba perde la bussola

«Le mie simpatie vanno al tentatore, assolutamente. L’idea è che il peccato, la Caduta, sia stata una cosa molto positiva. Se non fosse successa noi saremmo ancora dei giocattoli nelle mani del Creatore». Quest’affermazione, che non stupirebbe leggere nelle retoriche affermazioni di qualche pensatore ottocentesco da quattro soldi, campeggiano trionfalmente sulla quarta di copertina della trilogia fantastica di Philip Pullman, Queste oscure materie, da cui la New Line ha tratto un adattamento cinematografico del primo volume che uscirà a Natale, LA BUSSOLA D’ORO [The Golden Compass). Questo dunque è il “film per le famiglie” che ci vedremo proporre molto presto; questo è il film che tanti genitori vedranno assieme ai loro bambini, e che è solo la punta acuminata e tagliente dell’iceberg del problema del perpetuo e costante attentato alle strutture basilari della conoscenza umana in tanta letteratura per ragazzi. Continua la lettura di Se la fiaba perde la bussola

Antonio Rosmini, maestro di pensiero e di vita

Antonio Rosmini nacque a Rovereto (Trento) il 24 marzo 1797 da Pier Modesto e da Giovanna dei Conti Formenti di Biascesa sul Garda; trascorse la fanciullezza in un ambiente impregnato di religiosità, educato dalla madre, donna intelligente e amorosa, che seppe imprimere nel fanciullo quei semi di bontà, che più tardi daranno frutto di autentico umanesimo cristiano. Continua la lettura di Antonio Rosmini, maestro di pensiero e di vita